Bosco

“Due borghi nella beata solitudine”



LA FRAZIONE

La frazione è composta da due distinti Borghi, quello di Bosco Entro a Occidente e Bosco Fuori; a separarli un avvallamento che crea due piccoli promontori. I caseggiati si dispongono seguendo lo stesso orientamento guardando verso Sud. Fino a pochi decenni fa questi piccoli paesini erano molto abitati, poi per motivi vari si sono completamente spopolati arrivando a contare in una sola mano gli abitanti fissi che attualmente ancora ci risiedono.

Casa del curato, pitture murali

Arrivando dalla strada asfaltata si giunge dapprima a Bosco Entro e alla sua chiesa di San Rocco. Scendendo a piedi appena dopo di questa, si incontra la vecchia casa del curato con i suoi affreschi di Santi e poi un lungo caseggiato che si affaccia sulla sponda opposta della valle in cui Bosco Fuori si Posa.

Borgo di Bosco Entro

LA CHIESA

Come tutte le piccole chiese rurali dei nostri territori, risulta difficoltoso reperire documenti storici che mostrino il palinsesto delle vicende che si sono susseguite nel corso della storia. Le ricostruzioni storiche vengono spesso tramandate oralmente. Per la chiesa di San Rocco al Bosco tra i vari documenti scritti nell’archivio parrocchiale, un diario di inizio ‘900 descrive ricordi e piccoli appunti della vita in questa frazione, di cui una buona parte di carattere religioso.

“APPUNTI E PICCOLI RICORDI”

“L’origine di questa chiesa di San Rocco non la si trova in nessun archivio ne della parrocchia ne in questo oratorio. Si crede da principio esistente una piccola cappellina dedicata a San Rocco che, coll’ andar del tempo, si ingrandì. Chi però bene la osserva esternamente verso sera, si accorge che più tardi ebbe ancora un nuovo ingrandimento, finche raggiunse la grandezza attuale. Tutti questi ingrandimenti a quale epoca si riscontrano? Non si sa nulla. Quello che si è detto della chiesa lo si deve dire anche della statua di San Rocco non essendovi nessuna memoria. Questa però deve essere molto antica, la scultura e i colori sono logori da tarlo. Il porticato esterno, di recente costruzione essendo stato eseguito sotto la direzione dell’indimenticabile sacerdote Don Battista Cardinetti nell’anno 1893. Le colonne vengono dalle cave di Sarnico. Le cinque campane furono poste nella cella nel 1871.  Le campane furono eseguite dalla ditta Mangini A. di Bergamo. I quadri che adornano questa chiesa non hanno alcun valore. Gli affreschi dono del medesimo autore degli affreschi che si trovano nella chiesa del Grumo dipinto l’anno 1836 dal pittore Pietro Martinoli.”

Molti sono i ricordi in questo libro di tante altre vicende civili e religiose.

La chiesa del bosco è un piccolo gioiello architettonico, costruito su un piccolo rilievo che si affaccia su i verdi terreni, con una vista che porta fino al costruito di Camerata Cornello.  Come nei “Ricordi” si sostiene, la chiesa ha avuto diverse fasi costruttive di cui alcune ben visibili nelle murature del suo lato occidentale. L’antica statua di San Rocco è andata perduta e sostituita.

La chiesa è adornata da alcune tele dipinte di pregevole valore, mentre la bellissima pala d’altare con San Rocco e Santi del Ceresa (che nei “ricordi” non si cita), presente dal ‘600 in questa chiesa, ora è per questioni di sicurezza, nella chiesa parrocchiale di San Pietro.

Carlo Ceresa, San Rocco invoca la Sacra Famiglia in un consesso di Santi
Olio su tela, cm 186×140, 1643

Vista invernale della chiesa di San Rocco dalla Portiera

Vista sulla Valle dal portico della chiesa di San Rocco